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Democrazia intossicata
Di Catone (del 19/03/2013 @ 10:05:49, in Parliamo di...)
Il prossimo appuntamento istituzionale è l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Molti si sono dichiarati a favore di una riconferma dell’attuale, anche se l’interessato ha più volte e in diverse occasioni declinato garbatamente, ma con decisione l’ipotesi. Tutti gli riconoscono quel ruolo di garanzia, equilibrio e capacità di sintesi, doti indispensabili per svolgere al meglio e credibilmente quel compito. Individuare una figura di parte e senza queste caratteristiche, finirebbe per avvelenare la nostra giovane democrazia.
Ora il punto è perché Napolitano, pur essendo invocato da tutti in questo momento particolare per il Paese, dovrebbe accettare la riconferma se i suoi richiami vengono sistematicamente inascoltati anzi disattesi?
Prendiamo ad esempio uno dei suoi ultimi interventi in cui auspicava che un organismo amministrativo, come la Magistratura, non si investisse di mansioni improprie. Come a dire che al controllore, anche se ritiene inadeguato il conduttore, non gli è consentito sostituirlo alla guida. Nessun cittadino sobrio, sarebbe disposto a salire su un tram guidato da un controllore non abilitato a tale compito
Non ci vuole molta immaginazione per capire quali sono gli effetti, quando questo succede. E’ di questi giorni il risultato di alcune iniziative intraprese qualche anno fa da questi signori e di come hanno distorto percorsi e volontà nella vita democratica del Paese.
Nel caso dell’ex governatore Del Turco, tratto in arresto con conseguente caduta della giunta, dopo cinque anni si scopre che le foto prodotte della Procura come prove inconfutabili sono false. Intanto in questi cinque anni Del Turco ha perso tutto. Altro caso con Storace, altra intromissione e stravolgimento della vita democratica: la storia è quella di Laziogate. Il governatore uscente, godeva allora dei pronostici e invece fu battuto, proprio a causa delle accuse che gli furono mosse, da quel Piero Marrazzo in corsa per il centrosinistra. Condannato in primo grado ad un anno e sei mesi, in appello è la stessa Procura a chiedere l’assoluzione di Storace: “perché il fatto non sussiste”.
Nessuno pagherà per questo almeno non quei magistrati che con leggerezza hanno preso provvedimenti contrari alla volontà de cittadini, i quali invece (lo Stato) dovranno pagare gli eventuali danni che Del turco e Storace potrebbero richiedere visto la non responsabilità civile dei giudici.
In tutto ciò stride la latitanza del CSM, come organo di autogoverno si dovrebbe preoccupare di tutelare l’immagine e il lavoro della maggioranza dei magistrati che con dedizione e serietà servono ogni giorno lo Stato e invece vedono vanificata la loro credibilità da pochi tendenziosi che, facendosi scudo, sfilano con la Costituzione in mano a giustificazione di ogni loro iniziativa. Costoro ricordano tanto coloro che Pansa nel suo recente “Poco o niente” chiama “bufalibron”. Un termine dialettale che indica quanti non leggono mai un libro, ma si limitano a farne voltare le pagine soffiandoci sopra. Forse è arrivato il momento di leggerla la Costituzione piuttosto che mostrarla. Ne ricaverebbero utili insegnamenti per i loro compiti e limiti.
Il recente risultato elettorale, bocciando il partito dei magistrati d’assalto, ha chiaramente detto cosa si aspettano i cittadini dai magistrati, sembra però che il PD non abbia capito bene il messaggio o forse è alla ricerca di benevolenza.
L’elezione alla seconda carica della Repubblica, con quello che comporta e consegue, di un ex magistrato appena arrivato in politica, non ci sembra in sintonia. Intendiamoci nulla da dire su sulla persona e i meriti del Dr. Grasso ma ci chiediamo: con l’esigenza che abbiamo di compattare il Paese per un nuova Resistenza e un nuovo Risorgimento non si poteva trovare una figura maggiormente condivisa?
        

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# 1
Disoccupazione, diminuzione dei salari, imprese che chiudono, sanità che non esiste più, servizi pubblici inesistenti, pensioni ridicole prese poco prima di morire, tutto un disastro. Da dove iniziamo? Dalla giustizia per i potenti, per quelli che intanto campano bene. Parlate sempre delle stesse cose. Prima, e dico PRIMA cioe SUBITO fatemi arrivare a fine mese!!!!!!! MA CHI VI VOTA PIU!!!!
Di  Anonimo  (inviato il 19/03/2013 @ 22:54:49)
# 2
Non possiamo condividere una valutazione che a nostro modesto avviso ci sembra strumentale. Forse da una lettura spot del ns. sito si può sostenere che ci occupiamo sempre delle stesse cose. A noi non sembra e basta leggere gli articoli precedenti. Resta un fatto: parliamo delle cose che secondo noi non vanno! Dalla politica, alla comnicazione,alle corporazioni all'Europa e di alcuni magistrati. In particolare il ema riguarda chi dovrà fare scelte e prendere decisioni, anche in Europa, per avere politiche che consentono di arrivare alla fine del mese. Della necessità di un nuovo Risorgimento in questo momentoparticolare nell'interesse di tutti e di farla finita con la stagione della delegittimazione faziosa che da venti anni sta distruggendo la credibilita delle Istituzioni, allontana gli investimenti stranieri, chiude le fabbriche distrugge posti di lavoro. Tutto ciò favorisce la speculazione internazionale che vive, da parassita, sulla debolezzadel nostro sistema.Quanto Pil dobbiamo ancora perdere per affrontare a 360° le storture che bloccano il Paese?
Di  Redazione  (inviato il 20/03/2013 @ 10:57:25)
# 3
CERTO SAREBBE MEGLIO POTER DIRE CHE TUTTO E' A POSTO CHE LA SANITA' FUNZIONA, CHE I SERVIZI QUALE LA SCUOLA I TRASPORTI FUNZIONANO , CHE ARRIVIAMO TUTTI A FINE MESE E RIUSCIAMO A METTERE DA PARTE QUALCHE RISPARMIO MA COSI' NON E', PERTANTO DI CHE COSA ALTRO POSSIAMO DISCUTERE? OGGI L'UNICO ARGOMENTO CHE MI CONFORTA O FORSE MI EMOZIONA E' L'ELEZIONE DI UN PAPA CHE RIFIUTA LE SCARPETTE DI PRADA .. GRAZIE A DIO
Di  CICLAMINI  (inviato il 20/03/2013 @ 14:59:30)
# 4
A Roma, molti secoli fa, vi fu una prima profonda frattura politica sociale ed economica tra i patrizi ed i plebei che avvenne in occasione d'una vittoriosa campagna contro i Sabini e gli Equi. Nonostante il parere contrario di Publio Valerio Publicola il Senato rifiutò di dividere il bottino e le terre con la moltitudine di plebei che erano stati nell'esercito: si scatenò così una rivolta. L'esercito romano si ritirò sul Mons Sacer, attuando il primo caso nella storia di disobbedienza. In tale situazione di stallo e senza vie d’uscita Menenio Agrippa si recò con una delegazione presso il campo dei secessionisti e per convincerli narrò un famoso apologo che Tito Livio nell’opera Ab Urbe Condita ci ha lasciato:
“Una volta le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso [ad attendere cibo], ruppero con lui gli accordi e cospirarono tra loro decidendo che le mani non portassero cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo confezionassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra, e quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute.” Era il 493 avanti Cristo! MA GLI ITALIANI HANNO DECISO 20 ANNI FA DI FAR MORIRE TUTTO IL CORPO!
Di  maradona  (inviato il 21/03/2013 @ 12:24:22)

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