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Non naviga male chi procede a uguale distanza da due mali diversi.  (Erasmo)

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L'Europa del "Fai da te".
Di BlackCat (del 30/01/2013 @ 17:07:53, in Parliamo di...)
Come ben sanno e ci ricordano, quanti studiano la storia e la geopolitica, le guerre, che notoriamente sono il proseguimento di una diplomazia fallimentare, hanno due cause: una apparente e formale che possiamo chiamare “pretesto” ed un’altra concreta che definiamo “reale”. La prima si presenta come “causa nobile”, la seconda, spesso inconfessabile, è economica, egoistica e di potere.
Nell’ultimo cinquantennio lo scoppio dei diversi conflitti è stato determinato per l’accaparramento di fonti energetiche necessarie o di materie prime indispensabili; in alcuni casi per ottenere una dominanza ed avere un mercato di sbocco dove imporre i propri prodotti.
L’iniziativa solitaria della Francia con il suo intervento nel Mali, sembra rispondere all’esigenza, di Hollande, per proteggere le miniere di uranio al confine con il Niger. Come in precedenza aveva fatto il suo predecessore, Sarkozy, in Libia per potersi accaparrare una quota di petrolio di quel Paese, non essendo riuscito a blandire il dittatore libico quando questo fece visita all’Eliseo nonostante che gli fosse stato consentito di piantare la sua tenda nei giardini del palazzo. Ognuno individua i propri interessi particolari in un contesto che vede un’Europa silente ed impegnata a discutere su chi deve ritirare il “Nobel” per la Pace, capace solo di ipotizzare soluzioni di utilitaristica convenienza ma non di una vera politica estera.
A 50 anni dal Trattato dell’Eliseo tra Adenauer e de Gaulle, Germania e Francia ne festeggiano la ricorrenza ma si scoprono spesso in disaccordo su passaggi fondamentali di politica economica e politica estera, mancando quel processo di sintesi europea.
Vi è dunque un’esigenza di reperire risorse energetiche e nuovi mercati per tutti gli Stati europei. Un mercato energetico globale a cui poter attingere, commisurato  alla quota con cui ciascuno contribuisce ai costi dell’unione e consentire, dunque, all’economia dei singoli Stati di competere alla pari.
Senza un’Europa capace di elaborare una politica estera di medio lungo periodo e di vasto respiro per farci avere un ruolo nel Mediterraneo, naturale sbocco dei commerci e delle fonti energetiche, ognuno continuerà ad arrangiarsi come può, accrescendo nei cittadini europei quei sentimenti di fastidio per i costi e l’inutilità politica dello stare insieme.
In un’Europa degli egoismi dove l’Inghilterra gioca a sfasciare tutto ciò che si costruisce oltre Manica, l’Italia si fa male da sola:
- No TAV a nord
- No ponte sullo stretto a sud
- No nucleare in casa (si a quello francese al confine con la Val d’Aosta
- No rigassificatore a Trieste
- No al carbone mediante estrazione ecocompatibile
- Siii.. all’antieuropeismo di maniera utopistico ed impraticabile di Lega, Sel e Movimento 5 Stelle, in attesa dei rinforzi che a breve gli verranno dal magistrato d’assalto rivoluzionario neofita della politica.
        

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# 1
Se i nostri politici vogliono sentirsi dire SI, devono provare a fare proposte intelligenti che guardino anche alle future generazioni e non solo al loro immediato tornaconto.
Di  Anonimo  (inviato il 31/01/2013 @ 22:25:10)
# 2
L'Europa delle stranezze è tale perchè in Italia:
1)comprano una banca per 10 miliardi quando pochi mesi prima era stata pagata poco più di 6;
2) del corto circuito fra stampa e giustizia solo ora, dopo 20 anni, si è accorto Napolitano;
3) il tribunale di Milano condanna agenti segreti della CIA senza tener conto dell'eccezionalità del terrorismo islamico nel mondo con attentati a New York, Londra e Masdrid;
4) Il tribunale di Taranto tiene bloccati 1 niliardo e 300 milioni di euro di acciaio finito all'Ilva;
5) il killer mafioso Brusca accusa, dopo 20 anni, Mancino per l'accordo tra Stato e Mafia. Delle due l'una: o è vero e, quindi, la seconda repubblica tutta nasce da un accordo infame oppure è tutto falso;
6)In Garfagnana hanno passato una notte all'aperto perchè gli scienziati, fatti esperti dalla condanna dei loro colleghi per non aver previsto e dato l'allarme a L'Aquila, sono stati condannati;
7) ad Aosta un autista travolge mamma e figli sul marciapiede e si scopre che era stato rimesso in libertà 3 giorni prima per aver partecipato ad una rapina.
Basta?
Di  gennaro buccini  (inviato il 02/02/2013 @ 16:29:20)
# 3
Gnnaro secondo te? Per me avanza è tutto da rifondare!
Di  Anonimo  (inviato il 03/02/2013 @ 09:47:02)

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