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ECONOMIA E DINTORNI
Di Maradona (del 28/09/2011 @ 16:51:37, in Parliamo di...)

Le grandi questioni economico-finanziarie che stiamo vivendo spesso con affanno in questi mesi sono fortemente legate alle politiche interne di Paesi che, ufficialmente, si presentano come unitari e paladini dello spirito europeo.

Un primo esempio ce lo dà la Merkel con la Germania. Infatti il mancato e definitivo varo del Fondo salva Stati da parte dell’Unione Europea è fortemente legato al Bundestag (parlamento tedesco) dove il governo della cancelliera non ha nessun tipo di problemi per l’approvazione del Fondo. I socialisti ed i verdi sono quasi del tutto d’accordo per cui c’è un’ampissima maggioranza ma, per la Merkel, il problema è la propria maggioranza dove, è bene che si sappia, ci sono una quindicina di dissenzienti per cui la cancelliera fa la voce grossa e ritarda per cercare di recuperare i suoi per non dipendere dai voti delle opposizioni.  

Un secondo esempio proviene dalla Francia. Anche qui, al di là di quello che Corriere e Repubblica continuano ostinatamente a pubblicare sulle intercettazioni, ci sono grossi problemi come probabili ipotesi di soldi che sfiorano Sarkozy come lo scandalo Karachi, declino del sistema Paese, crisi economica e un susseguirsi di sconfitte elettorali con la perdita del Senato domenica scorsa. Inoltre, come se tutto ciò non bastasse, c’è il rischio paventato e ormai prossimo di un declassamento sul rating del debito sovrano francese, colpo mortale per il concetto di grandeur d’oltralpe.

Un ultimo elemento da tener presente è quello legato alla Banca Centrale Europea che, contro ogni logica economica e finanziaria ed in difformità con quanto andava facendo la Federal Reserve americana, dall’inizio dell’anno 2011 è andata ad aumentare il costo del denaro per difendere l’Europa da un piccolo surriscaldamento dell’inflazione. Oggi pare che abbia capito la lezione e si appresta a ridurre, probabilmente di mezzo punto, il proprio costo del denaro nell’ottobre prossimo. E mentre da noi il costo del denaro è arrivato all’1,50%, con conseguente aumento dei costi per approvvigionarsi di contante da parte delle banche europee, negli Usa e in Giappone era ed è quasi allo 0%.

Come si vede ogni mondo è Paese.

 

 

        

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# 1
Ogni mondo è Paese,ma si può benissimo dire ogni Paese è Paese.Basti pensare alla Grecia, Paese di cui non si sa la fine e la nostra stessa Italia con l'avvicendamento di Mario Draghi.
Andrà sì a governare la BCE,ma chi governerà (si spera bene )il nostro Bel Paese. Molte sono le candidature,ma anche Draghi doveva o avrebbe dovuto salvare l'Italia!!!!!!!!!!!!
Di  aelle  (inviato il 29/09/2011 @ 09:26:00)
# 2
Per uscire dai guai ognuno deve fare la propria parte, come in una famiglia. L'italia è una repubblica fondata sul debito e il problema è che il buon padre di famiglia ha capito che così non si può andare avanti ma non lo hanno capito i politici ed il loro sottobosco che continuano a creare buchi di bilancio dappertutto. Chi paghera?
Di  Anonimo  (inviato il 29/09/2011 @ 11:01:25)
# 3
Vogliono salvare l'europa creando un fondo salva-stati da 3000 miliardi. Non ho capito da dove prendono i soldi, altri debiti??????
Di  Anonimo  (inviato il 29/09/2011 @ 11:10:35)
# 4
non credo che serve un'altra tassa o nuovi debiti. Basterebbe che tutta l'Europa faccia pagare un'imposta sulle transazioni finanziarie
Di  Il castellano  (inviato il 29/09/2011 @ 12:51:18)
# 5
la grecia è fallita prima o poi bisognerà ammetterlo. E' fallita perchè non ha fatto ciò che doveva quando poteva, proprio come noi. La nostra agonia durerà sino a quando sarà chiaro che per fare ciò che serve occorre una classe politica che non abbiamo
Di  Grilloparlante  (inviato il 02/10/2011 @ 21:13:33)

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