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E le stelle stanno a guardare
Di Maradona (del 26/08/2012 @ 07:59:03, in Parliamo di...)
In principio furono i mutui Subprime ora c’è il Libor (London Interbank Offered Rate) calcolato giornalmente dalla British Bankers' Association che non è altro se non il tasso col quale le banche si prestano danaro, il tutto sotto la supervisione della Banca Centrale d’Inghilterra. Alcuni giorni or sono il Financial Time, in un articolo, annunciava il pieno coinvolgimento della Banca centrale inglese nello scandalo sul Libor per il quale la Barclays Bank ha già patteggiato il versamento di 290 milioni di sterline come penale. Altre banche sono coinvolte fra le quali spiccano, come al solito, la tedesca Deutsche Bank e la britannica Hsbc, accusate di aver praticato artatamente una collusione per aver manipolato, per loro interessi, il tasso interbancario Libor che è l’indice base sul quale si agganciano i tassi sui mutui, sui derivati, sui crediti al consumo e alle imprese ovvero da dove gli istituti di credito ricavano oltre il 65% dei loro profitti.
Se poi si guarda a quanto è successo dopo l’ultimo vertice europeo nel quale si diceva di aver trovato la chiave di volta per arrestare l’attacco alla moneta unica europea il quadro è completo. Infatti, alla sconfitta e all’isolamento politico a cui era stata portata la cancelliera Merkel, è subito partito il contrattacco tedesco dettato dal senso di appartenenza e di nazionalità molto forte. Il contrattacco è partito, in primis, dalla stampa germanica e, subito dopo, dalla Corte Costituzionale tedesca che si è presa tempo fino alla metà di settembre per decidere se l’accordo cosiddetto dello scudo anti spread sia costituzionale oppure no ma, visti i tempi rapidi degli attacchi speculativi su Spagna e Italia, potrebbe essere troppo tardi.
Come se questo non bastasse la Merkel, al ritorno in patria, ha precisato che la sorveglianza al sistema bancario europeo da parte della BCE non si applicava alle banche regionali dei Land tedeschi. Il motivo è bello che spiegato: queste casse regionali sono sotto il controllo dei parlamenti regionali della Germania e ne hanno consentito, sino ad oggi, un uso antieconomico e molto clientelare. Tutto il mondo è Paese!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 
L’amara constatazione è legata ad un concetto semplice che, però, non riesce ad entrare nelle teste degli italiani: gli altri popoli europei difendono sempre e comunque chi li rappresenta anche se non li hanno votati e i media difendono e, spesso, omettono atti negativi, spregiudicati e immorali compiuti dai rappresentanti dalle loro istituzioni. Un esempio per tutti: chi ha mai sentito parlare dei rapporti tra la Morgan Stanley ed il presidente della ricca regione del Baden Wuttemberg? La citata regione nel 2010 acquistò, dalla francese Edf, il 45% della società energetica EnBW per 4 miliardi e 700 milioni di euro pari a circa il 20% del bilancio complessivo della suddetta regione tedesca. Su questa operazione non è stato espresso nessun voto dal parlamento regionale e, come se non bastasse, la Merkel sembra che abbia sponsorizzato la cosa in uno dei suoi numerosi incontri con Sarkozy per agevolare l’acquisizione voluta dal suo sodale di partito Stefan Mappus. Al confronto il presidente Lombardo della regione Sicilia è un dilettante.
La verità è una sola: di fronte all’interesse nazionale gli altri non transigono, mentre noi non sappiamo neanche quali sono i nostri interessi.
        

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