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Il problema di scegliere, il problema di tutta la vita.  (Georges Perec)

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COSA SUCCEDE?
Di Maradona (del 17/11/2011 @ 19:08:32, in Parliamo di...)
 
La BCE è stata pensata e costruita dai tedeschi e l’Italia era troppo impegnata a cercare di entrare nell’euro (governo Prodi) per avere un ruolo decisivo sulla delicata materia. Qualcuno, però, da noi lo diceva in quegli anni: non si può creare una nuova moneta con una Banca Centrale che si occupi e si preoccupi, quasi esclusivamente, dell’inflazione. Problema serio l’inflazione, ma da non sopravvalutare come fanno da 90 anni i tedeschi con l’ancestrale ricordo della Repubblica di Weimar laddove per l’acquisto di un paio di scarpe occorrevano miliardi di marchi e, se non ci si sbrigava, l’indomani aumentavano di qualche altro centinaio di milioni. Una banca Centrale che si rispetti e che venga rispettata dai mercati deve avere due funzioni vitali: essere prestatore di ultima istanza ed emettere bond continentali. La prima funzione la fa agire da garante verso i creditori del debito di ogni Stato con la possibilità di acquistare bond nazionali senza limiti e stampare euro la seconda, invece, le consente di emettere propri bond (euro bond )per finalizzarli al rilancio dell’economia reale come le infrastrutture e l’industria. Infatti le Banche Centrali di Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone questo hanno fatto e continuano a fare pur avendo conti molto negativi ed in molti casi peggiori dell’Italia..
Non aver capito o non aver voluto capire che l’attacco all’Irlanda, poi al Portogallo, quindi alla Grecia, alla Spagna ed infine all’Italia fosse un attacco all’euro ed a tutta l’Unione Europea è stato e rimane il limite di una classe dirigente politica europea a dir poco incapace. I tecnicismi hanno dei limiti scientifici insormontabili e solo una visione politica di alto profilo li può superare e far guardare oltre la siepe. Sarebbe bastato, alla cara Signora Merkel, guardare di cosa fu capace il suo anfitrione politico Helmut Khol allorché, sull’altare della riunificazione tedesca, stabilì la parità tra il marco tedesco occidentale e quello orientale. Scientificamente ed economicamente sembrava una follia, ma la grande visione politica superò le forti perplessità della Bundesbank ed oggi la cancelliera si ritrova una grande nazione riunificata con il livello economico dell’est Germania, da dove lei stessa proviene, pari a quello dell’ovest.
Il problema dell’Europa è la forte carenza di leadership politiche perché, oltre alla già citata Merkel, analogo fenomeno accade in Francia dove c’è un Sarkozy che è il lontano parente dei Mitterand e degli Chirac e che, complici inette con altre cancellerie europee, dimentica di non aver fatto approvare la Costituzione europea pochi anni fa. E che quando il deficit francese e quello tedesco sfondarono quota 3% chiesero comprensione all’Italia affinché non si applicassero le sanzioni del trattato di Maastricht, cosa che ingenuamente consentimmo. Inoltre la Francia ci ha negato l’arresto di un assassino giocando un ruolo ambiguo e, forse, di appoggio alla fuga di quest’ultimo che, uniti ad una certa e nota titubanza di Berlusconi, hanno fatto il resto.
La dimostrazione che l’obiettivo era e rimane la moneta unica europea lo dimostrano in queste ore l’attacco ai bond austriaci e francesi che, al momento, hanno già sfondato quota 200 di spread e alla fine ci sarà anche la Germania. Per qualcuno l’Europa ha fatto un passo troppo lungo ed autonomo inventando una moneta che in 10 anni aveva in buona parte soppiantato franco svizzero, yen e dollaro dalle riserve valutarie di banche centrali e fondi d’investimento.
        

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# 1
Tutto assolutamente vero nella analisi esposta. Resta però una analisi parziale: conclusasi l'era del debito senza fondo, la politica non può creare ricchezza con la sola volontà e le chiacchiere, deve produrre fatti. Oggi i fatti sono che la produzione di ricchezza reale si è spostata in oriente. Se la moneta dà un valore alla ricchezza reale e la matematica non è una opinione, il declino dell'europa nel suo insieme purtroppo è nei fatti. Contrastare questo declino è dovere di ogni stato europeo. Non vorrei che le analisi di questi giorni portino gli stati europei ad azzuffarsi tra loro come i capponi di Renzo. Cosa si vuole fare in italia per incentivare la produzione e contrastare la delocalizzazione?
Di  Anonimo  (inviato il 19/11/2011 @ 18:10:42)
# 2
Caro Anonimo, concordo!
Di  cip&ciop  (inviato il 19/11/2011 @ 20:05:07)
# 3
Sono pienamente d'accordo con l'articolo. L'analisi è corretta ed i rimedi pure ma mi sembra chiaro che l'autore dell'articolo rappresenti la conferma che bisogna accettare il concetto che l'Europa è decaduta soprattutto per mancanza di una classe politica all'altezza.
Di  Buc  (inviato il 20/11/2011 @ 10:53:36)
# 4
Ora si parla di BCE, Parlamento Europeo etc,ma il caro Prodi fu così svelto ad introdurre l'euro ed entrare in Europa,ma non si è accorto che i "Paesi" dell'Eurozona sono quelli più indeboliti,mentre la sterlina riesce bene o male a "farcela" sempre.E allora "for ever god save the queen" e non Prodi.
Di  aelle  (inviato il 21/11/2011 @ 09:31:00)

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