AI DIGNITOSI INDIGNATI E AI DEVASTATORI DEL 15 OTTOBRE
Di Maradona (del 16/10/2011 @ 16:52:50, in Parliamo di...)
Ai primi vorremmo solo ricordare che i NO comunque e dovunque non portano da nessuna parte. Un sistema quello dell’Italia, ad esempio, che deve essere sicuramente migliorato per non far soffrire, per tutta la loro esistenza, la vostra generazione. Ma non può, per slogan, essere buttato via tutto senza avere un sistema alternativo e migliorativo di quello attuale. Vi siete armati di cartelli con la scritta: NON PAGHIAMO IL DEBITO. Bene, anzi male! Infatti mettendo in atto una simile decisione significherebbe uscire immediatamente ed unilateralmente dall’intero mondo civile. Le conseguenze di siffatta decisione porterebbero alla paralisi totale del Paese, con tutti i propri difetti, come oggi lo conoscete. Nessuno ci fornirebbe più né petrolio e né gas per cui oltre che le industrie, si fermerebbero pure tutte quelle cose che date per scontate e che scontate non sono come il web, i cellulari coi vostri astrusi sms, il caldo tepore delle vostre case d’inverno, il cibo, l’illuminazione, le vacanze, le pensioni, gli stipendi ai pubblici dipendenti, il motorino e tant’altro ancora. E tutto ciò anche perché alcuni decenni fa altri indignati come voi non vollero altre forme di combustibili per produrre energia ed i risultati sono dinanzi agli occhi di tutti: dipendiamo per circa il 90% da forniture estere che non potremo più permetterci non pagando il debito.
Ai secondi, quelli che distruggono qualsiasi cosa gli venga a tiro approfittando della vostra manifestazione, vorremmo solo ricordare che è già partita la gara a quello che definiremmo il solito giustificazionismo sociologico con affermazioni insensate. Da un quotidiano nazionale riportiamo una dichiarazione della senatrice Barbara Contini: “se Berlusconi si fosse dimesso non ci sarebbe stato questo caos”. Politicamente con Berlusconi non abbiamo nulla a che vedere noi, ma la signora non fu nominata senatrice nelle liste del Cavaliere appena tre anni fa nel 2008? E cosa c’entrano le dimissioni del Premier con le distruzioni operate a Roma? Allora vuol dire che chi ha provocato quelle scene drammatiche è giustificato da ciò?
Magmatico, fluido, imprendibile” così viene etichettato il movimento devastatore in un articolo nazionale che, “rispetto ai 200 mila indignados in marcia, i violenti (ndr bontà sua) erano appena 2 mila”. E “c’è stata tensione all’ospedale San Camillo quando sono arrivate le ambulanze scortate dalle volanti della polizia. Gli agenti hanno chiesto ai dottori del pronto soccorso di identificare i feriti prima del ricovero, ma i medici hanno opposto ferma resistenza……..”.
Ma fra i feriti, molto probabilmente, vi erano dei devastatori mica c’erano i partigiani per la liberazione nazionale dalla dittatura condannata dall’ONU. E duemila che distruggono, bruciano e feriscono cosa volete che siano, sono quelli che con tre vezzosissimi aggettivi l’autore esalta.
Solo in Italia le istituzioni hanno questa tolleranza verso i distruttori della democrazia.